I VINI EROICI DELLA GIOVANE ALICE CONTI - IL TIRRENO 26 APRILE 2017
MASSA. Giovane, imprenditrice rampante ed.. .eroica. Sì, perché chi coltiva viti in determinate condizioni ambientali, da qualche tempo si è guadagnata questa denominazione ufficiale, appunto viticoltura eroica, riconosciuta a livello nazionale e oltre. Alice Conti, 29enne massese, laureata in economia e commercio all'università di Pisa, è titolare dell'azienda Vigne Conti (circa 24mila bottiglie di produzione annua) i cui terreni sono a cavallo del confine collinare tra Massa e Carrara. Dal 2011 l'azienda è diretta da Alice che non disdegna di passare dall'ufficio al vigneto per lavorare, seguendo le orme di papà Angelo che le ha trasmesso la passione per l'agricoltura. Terreni quasi a strapiombo, dove le uve raccolte devono essere trasportate a spalla, un po' come nella vicina zona delle Cinque Terre, un po' come si faceva sino a metà del secolo scorso, prima dell'introduzione di mini trattori e nastri trasportatori. E qui è doveroso tornare alla denominazione di "eroica". Per tale forma di viticoltura s’intende quel tipo di lavorazione svolta in aree territoriali caratterizzate da difficoltà strutturali permanenti, ovvero svolta in zone di montagna o con forte pendenza e nelle isole. «Nel nostro caso specifico - sottolinea Alice - della zona del Candia si tratta di vigneti sistemati su terrazzamenti con una forte pendenza, in cui diventa impossibile l’uso di macchine agricole. L’assenza della meccanizzazione quindi rende il lavoro dell’uomo fondamentale per la coltivazione della vite in questi territori, ma alla base di tutto questo troviamo sicuramente la passione per la natura e per la propria terra, in mancanza della quale difficilmente si riuscirebbe a lavorare in zone così
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difficoltose e che richiedono maggiore fatica e sudore e soprattutto maggiori costi di produzione rispetto alle zone pianeggianti. La viticoltura eroica inoltre assume particolare rilevanza per valorizzare, tutelare e preservare il territorio e le tradizioni, rendendo accessibili e produttive zone che altrimenti verrebbero dimenticate». Di tale agricoltura si occupa il Cervim di Aosta, associazione per l’attività di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana, in forte pendenza o su piccole isole, ovvero ciò che è diventato comune chiamare viticoltura eroica. Il Mondial des Vins Extrêmes, organizzato dal Cervim, con il patrocinio dell’Oiv (Organisation internationale de la vigne et du vin) e la relativa autorizzazione del Ministero alle Politiche agricole alimentari e forestali, è l’unica manifestazione enologica mondiale specificamente dedicata ai vini prodotti in zone caratterizzate da viticolture eroiche. Il concorso seleziona i migliori vini frutto della viticoltura estrema con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, tradizione e unicità, di grande valore ambientale e paesaggistico dove si coltivano soprattutto vitigni autoctoni. «La nostra azienda ha partecipato al concorso nel 2016 - conclude Alice - dei 738 vini iscritti, 244 sono stati i vini premiati complessivamente con 8 Gran medaglie d'oro, 96 medaglie d'oro e 140 medaglie d'argento, e i nostri vini che hanno partecipato al concorso hanno ottenuto medaglia d’oro con il vino Equilibrio e medaglia d’argento con il vino Traverso».Alice Conti ha svariati progetti, il primo dei quali «puntare a una maggior collaborazione tra i produttori locali al fine di valorizzare il territorio e produrre vini di ancor migliore qualità». Imprenditrice giovane, certo, ma con già tante idee per brillare nell’universo della viticoltura.
26 aprile 2017 |